30 min. 2-3 min.
Qui da noi li chiamiamo «crostoli», in altre regioni Italiane sono conosciuti con i nomi più diversi: «bugie», «frappe», «galani», «chiacchiere», «cenci», «lattughe», «sfrappe» … o «sfrappole» se sei di Bologna! E proprio da quest’ultima città e in particolare da un pasticcere che la rappresenta nel modo più elegante e professionale: ecco un’ottima ricetta. Il Carnevale mi è sempre piaciuto per il suo carattere festoso e colorato nonché super goloso. Ogni anno non aspetto molto a mettermi all’opera…eh sì perché poi passa in un attimo e come dice Gino Fabbri nel suo libro: «passato Martedì Grasso tutto deve sparire, come nelle favole, che sono tali perché durano la magia di un momento, per poi ritornare». E quindi godiamoci la magia di questo momento con queste fantastiche sfrappole!
Ingredienti:
Dal libro di Gino Fabbri intitolato: “Dolci e talento di un campione del mondo”.
Farina di tipo medio non forte g.430
Uova n.3 piccole
Olio d’oliva g.20
Zucchero g.45
Sale g.2
Aceto di vino g.15
Brandy g.10
Liquore all’anice g.10
Scorza di mezza arancia grattugiata
Olio per friggere
In una ciotola versare tutti gli ingredienti e impastate solo per il tempo necessario a incorporare tutta la farina; se utilizzate una planetaria, montate il gancio spirale e lavorate il minor tempo possibile. Quando l’impasto sarà pronto, lasciatelo riposare per una notte in frigorifero avvolto nella pellicola. Il girono successivo tirare la pasta fino, più sottili saranno le sfrappole più risulteranno croccanti. Con una rotella dentellata ritagliate la pasta in rettangoli o in nastri allargandoli su ltagliere. In una larga padella o nella friggitrice, scaldate l’olio abbondante e calate le sfrappole poche alla volta, rigirandole e ritirandole non appena inizino a gonfiare. Serviranno pochi minuti ed è un’operazione da eseguire con grande velocità per impedire alla pasta di colorire. Adagiate le sfrappole su una grata per farle asciugare dall’olio di cottura e spolveratele con zucchero a velo ancora calde.
N.b. Io le spolvero con lo zucchero a velo quando sono fredde. Gino Fabbri dice che se fatte secondo ricetta riescono se vengono reinterpretate no!!!
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…. e allora via di Imperia !!!!!!!! nel fine settimana ci proverò anch’io, il problema è che guardare le tue foto si fa fatica ad aspettare, viene voglia di mettersi all’opera subito !
si chiameranno pure in mille modi diversi ma il tuo risultato è pressoché unico ….le tue sono meravigliosamente PERFETTE !
delicate e fragranti, leggere ed impalpabili , una riuscita pazzesca !!!!!!!!!!!!!!!!
adoro tutto ciò che prepari, bravissima
Wow il tuo risultato è da urlo….complimenti
Grazie Riccardo, grazie di essere passato di qui…
Vivo in appartamento e per quest’anno volevo evitare di friggere, ma mi hai messo una curiosità allucinante. Le tue sfrappole sono da svenimento !
Ma si Barbara…poi si arieggia bene e in casa rimane solo la dolcezza di questi dolci di Carnevale!
S T U P E N D E !!!! fritte alla perfezione
Grazie Valeria, grazie di essere passata di qui!
Leggere,delicate,croccanti e perfette solo a guardarle…devono essere sicuramente buonissime!!!!
Si Rossella, sono veramente come le descrivi….da provare!
Mai visto e fatto sfrappole così…..vorrei farle ma si é rotta la mia sfogliatrice….sei eccezionale……credo di ordinartene un paio di kg
…se potessi volentieri Monica!